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Accessi, ispezioni e verifiche fiscali ai centri sportivi ASD e SSD: cosa fare prima e come difendersi durante il controllo fiscale. Il vademecum operativo per il rappresentante legale dell’ASD

Guida operativa legale/contabile/fiscale per palestre e centri sportivi 2017

Con questa guida operativa, illustriamo in pratica come difendersi dalle verifiche, ispezioni e accessi di cui sono oggetto sempre più spesso i centri sportivi,  specificando cosa si  può fare o richiedere e cosa invece è obbligatorio fare (vademecum dei diritti e doveri) quando il rappresentante legale si trova di fronte la Guardia di Finanza, che dal 2011 è operativa con il “Progetto Ercole” per passare al setaccio le associazioni sportive “mascherate”, o altro personale competente ad effettuare i controlli, per evitare  errori che si pagherebbero a caro prezzo.

Con questa guida operativa, illustriamo come difendersi dalle verifiche, ispezioni ed accessi di cui sono oggetto, con sempre più frequenza da parte degli uffici finanziari (Agenzia delle Entrate,Guardia di Finanza, Inail, Inps, Siae, etc. ) le  palestre ed i centri sportivi, finalizzate ad intercettare e neutralizzare le ipotesi di abuso, ai fini evasivi, del regime fiscale agevolato previsto in favore di tali enti (che presuppone l’esercizio dell’opzione per la L. 398/1991).  

In primis evidenziamo gli adempimenti fiscali  che devono essere osservati ante verifiche fiscali e poi dedichiamo un focus illustrativo a cosa si può fare o richiedere e cosa invece è obbligatorio fare in sede di controlli fiscali per evitare  errori che si pagherebbero a caro prezzo (con pesanti sanzioni), in sede di esibizione all’atto dell’accesso di libri, registri, scritture e documenti attinenti all’attività esercitata.

PRIMA DEL CONTROLLO FISCALE…

Riepilogo degli adempimenti contabili e fiscali ASD e SSD  2017

L’articolo 9, comma 3, del DPR n. 544 del 1999 disciplina gli adempimenti contabili a carico degli enti sportivi dilettantistici che hanno optato per le disposizioni della legge n°398 del 1991, prevedendo che gli stessi enti devono:

versare trimestralmente l’IVA mediante modello F24 entro il giorno16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, con possibilità di avvalersi della compensazione di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241;

numerare progressivamente e conservare le fatture di acquisto a norma dell’articolo 39 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633, fermo restando l’esonero dagli obblighi di registrazione delle stesse;

annotare, anche con unica registrazione entro il giorno 15 del mese successivo, l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente, nel modello di cui al DM 11 febbraio 1997;

annotare distintamente nel citato modello i proventi di cui all’articolo 25 comma 2,  della  legge  13  maggio  1999 n°133 che  non costituiscono reddito imponibile, le plusvalenze patrimoniali nonché le operazioni intracomunitarie ai sensi dell’articolo 47 del decreto-legge 30 agosto 1993, n°331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427.

N. B.  Si sottolinea altresì che gli enti sportivi dilettantistici che hanno optato per le disposizioni recate dalla legge n°398 del 1991 sono esonerati dall’obbligo di fatturazione, tranne che per le prestazioni di sponsorizzazione, per le cessioni o concessioni di diritti di ripresa televisiva e di trasmissione radiofonica e per le prestazioni pubblicitarie (articolo 74, sesto comma, del DPR n. 633).

DURANTE IL CONTROLLO FISCALE NON TUTTI SANNO CHE ….

Quali sono i diritti  dell’ASD o SSD?

Domandare e conoscere  le ragioni giustificative dell’accesso, nonché l’oggetto della verifica e il periodo interessato al controllo;
richiedere di essere assistito da un professionista abilitato alla difesa dinanzi alle commissioni tributarie; 
chiedere che l’attività di verifica venga effettuata durante il normale orario di lavoro; 
richiedere che l’esame della documentazione contabile e amministrativa prosegua presso l’ufficio dei verificatori o presso quello del professionista; 
richiedere che l’attività dei verificatori non interferisca con la propria attività economica, arrecando la minor turbativa possibile;  
far inserire le proprie osservazioni, rilievi, precisazioni nel processo verbale redatto dai verificatori;
richiedere, consultare ed esaminare copia dei documenti acquisiti alla verifica (salvo l’adozione di idonee misure cautelative), oltre ad ottenere una ricevuta dettagliata di tutti i documenti eventualmente “prelevati”; 
rispetto da parte dei verificatori del segreto d’ufficio su tutti i dati, le notizie e gli elementi acquisiti durante le operazioni di verifica;
 durata massima della verifica di 30 giorni lavorativi prorogabile al massimo di altri 30;
 leggere, sottoscrivere e ricevere copia dei diversi processi verbali redatti durante le operazioni di verifica;
ottenere notizia dalle banche  della richiesta di estratti conto o notizie sui movimenti, effettuata dai verificatori;
rivolgersi al Garante del contribuente se ritiene non sia stato rispettato l’art. 12 dello Statuto del Contribuente;
 comunicare all’ufficio impositore, entro 60 giorni dalla notifica del P. V. C. (processo verbale di constatazione), osservazioni e richieste e pretendere che l’avviso di accertamento non sia emesso prima di tale scadenza.

Quali sono i doveri per l’ASD o SSD?

Consentire l’accesso dei verificatori in tutti i locali per i quali è autorizzato l’accesso; 
mettere a disposizione dei verificatori tutti i registri e le scritture contabili oltre alla documentazione; 
rispondere in modo chiaro e completo alle domande dei verificatori e non creare ostacoli alle operazioni di verifica; 
custodire senza modifiche o alterazioni la documentazione esaminata dai verificatori e relativa ai periodi interessati dal controllo;
mantenere durante le operazioni di verifica un comportamento caratterizzato dal principio di collaborazione e cooperazione con gli organi dell’amministrazione.

 Attenzione:

a) presupposto per accedere al regime fiscale agevolato delle ASD e SSD è aderire correttamente alla L. 398/1991

b) nelle fasi di ispezioni e accertamenti fiscali è essenziale non far risultare che l’ente abbia carattere commerciale

c) per uscire indenni da verifiche fiscali e dormire serenamente è fondamentale evitare di commettere errori a monte, già in fase di costituzione dell’ASD o SSD, redigendo correttamente l’atto costitutivo ed effettuando correttamente i primi adempimenti fiscali

 

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